TREGLIOLe origini di Treglio, come quelle di molti centri del circondario, sono strettamente legate all’abbazia di San Giovanni in Venere. Infatti, è stato menzionato anche in una bolla del XII secolo fra i beni del convento. In un’altra lettera papale, risalente al 1204, venne nominato, oltre alla chiesa di Santa Maria in grotta Trinia (già presente fra i beni indicati in un documento del 1173), anche il Casale di Santa Maria del Treglio. Nel 1346 i lancianesi, che erano in lotta con i monaci dell’abbazia, saccheggiarono il casale che divenne così feudo di Lanciano. Treglio, in origine, Trellius, nel 1400 figurava fra le terre tributarie di Lanciano che ebbe, fino alla fine del Settecento, la giurisdizione criminale, mentre quella civile e religiosa dipendeva direttamente dall’arcivescovo di Lanciano e Ortona che si fregiò del titolo di Barone di Treglio. Fino al XVIII secolo tutte le vicende storiche del paese sono state strettamente legate a quelle della città di Lanciano.
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Chiesa di Maria SS. Assunta in Cielo
La Chiesa di Maria SS. Assunta in Cielo, secondo fonti bibliografiche, venne edificata tra la fine del XVII e l’inizio del XIX secolo. Vi è, inoltre, un altro documento rinvenuto nell’archivio comunale del paese che attesta che in data 26 aprile 1802, venne approvata da Ferdinando IV alla “Villa del Treglio”, di ampliare la propria chiesa parrocchiale. È del 1818 la lettera che venne inviata dal Consiglio generale degli ospiti all’Intendenza di Chieti, come richiesta di fondi al Comune per ingrandire l’edificio religioso. Il primo progetto di restauro ed ampliamento firmato dall’architetto Vincenzo Perez che però non venne eseguito per scarsa disponibilità economica, risale alla seconda metà del XIX secolo. Nel 1855 ebbero inizio alcuni lavori di restauro diretti dall’architetto Gabriele Croce. Successivamente, tra il 1912 e gli anni ’40 dello stesso secolo, vennero svolti ulteriori interventi che portarono al rifacimento della cappella interna del SS. Crocifisso, alla sostituzione di svariate finiture interne e all’innalzamento di un campanile a tre piani con base quadrangolare caratterizzato da quattro lesene in mattoni. L’impianto della chiesa è molto semplice. Si presenta, infatti, con un’unica navata a tre campate voltate a vela e terminante con un abside. All’interno, sui lati in corrispondenza della seconda arcata, vi sono due piccole cappelle a pianta quadrata con copertura a vela. Le superfici interne della chiesa sono stuccate e affrescate in corrispondenza delle volte e del coro. La facciata principale è stata realizzata tutta con mattoni a faccia vista e delimitata da parastre in laterizio disposte su due ordini. Il prospetto, inoltre, coronato da un timpano triangolare, si presenta suddiviso orizzontalmente da due semplici cornici. |
Palazzo Baronale Ex Palazzo Vescovile Non si conosce con esattezza la data di costruzione del Palazzo Baronale, comunque dall’analisi dei caratteri costruttivi e stilistici, si pensa possa essere stata eretta fra la prima e la seconda metà del Settecento. L’edificio presenta una pianta rettangolare con un corpo basso annesso al lato meridionale della facciata principale. Qui spicca una caratteristica torretta di guardia realizzata interamente in laterizio a vista. In asse con l’ingresso principale, al centro della facciata, si staglia la torre con pianta rettangolare, sviluppata su due livelli e con una copertura a tetto a quattro falde. Attualmente, causa una serie di aggiunte, non presenta più il suo carattere originario. Il palazzo risulta essere l’unico esempio di architettura civile del passato, in quanto il paese è di recente fondazione. |
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Chiesa di San Rocco
La piccola Chiesa di San Rocco presenta una struttura molto semplice ad aula unica con fronte anteriore a coronamento triangolare che da’ proprio sulla strada che conduce in piazza San Giorgio. L’edificio è caratterizzato da un portale a tutto sesto in laterizio sormontato da un’apertura circolare che precede il cornicione aggettante, e affiancato da due nicchie. Vi sono, inoltre, due fasce verticali, che alternano ricorsi regolari di mattoni a pietra da taglio, e che abbracciano l’intera facciata. Non si conosce l’esatta datazione della chiesa, ma si presume possa risalire alla seconda metà del Settecento. |