GASTONE COSTANTINI
Gastone Costantini intende riproporre uno stile pittorico figurativo che guarda al Realismo italiano, in particolar modo ai pittori abruzzesi della seconda metà dell’ottocento. I fratelli Palizzi, Francesco Paolo Michetti, Teofilo Patini, Oreste Recchione,Vincenzo Gagliardi, Augusto De Arcangelis e tanti altri, hanno caratterizzato un periodo storico, raccontando con le loro opere una terra “nobile” e “fiera” del proprio lavoro e delle proprie tradizioni.
Di fatto, la forma pittorica realistica, non ha certo esaurito la sua forza espressiva; anzi, in un’ epoca di globalizzazione irreversibile e di grande confusione, per quel che riguarda l’integrazione multietnica a carattere mondiale, l’identità culturale assume un valore importante che merita di essere salvaguardato e tutelato. L’etica del “volto” e la riconoscibilità delle proprie “radici” diventano oggi una necessità per l’uomo di qualunque provenienza. Chi manipola Il “sistema”, tende sempre più a svuotare l’individuo della sua complessa personalità, per ridurlo a numero o codice a barre. La logica dell’appiattimento e della uniformizzazione delle masse, è costantemente in agguato e rappresenta un rischio per le società di ogni tempo. Oggi più che mai, bisogna scommettere sull’uomo e “recuperarlo” in tutta la sua integrità fisica e spirituale. L’arte può, e deve favorire questo processo di reintegrazione, ripartendo proprio dalle radici, dal territorio con le sue risorse, dalle tradizioni e dalla storia. Gastone Costantini custodisce nel profondo del cuore l’eredità che gli è stata trasmessa e ne fa tesoro, attribuendo all’esperienza realistica un valore inestimabile. |
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L'IDENTITA' NASCOSTA Spesso mi capita dì osservare la gente nel via vai di ogni giorno e di provare emozioni intense, perché sento di essere parte di un mondo che ruota intorno a me. Tanti volti, tante storie segrete, tante relazioni di un attimo o di tutta una vita. Tanta umanità silenziosa che mi passa accanto, assorbita dai ritmi frenetici del tempo che scorre. Ed io, non sono altro che uno fra tanti, un granello di universo destinato a confondersi nella massa e scomparire, come un viandante che si perde fra le dune del deserto . Eppure, resto aggrappato alla mia terra, ai luoghi di sempre e ai volti amici che danno alla mia esistenza il senso intimo dell’appartenenza. In una parola, essi rappresentano per me le “radici”. [...] Gastone Costantini |
BIOGRAFIA
Gastone Costantini nasce a Lanciano (CH) il 16 Marzo del 1961. Fin da ragazzo manifesta un vivo interesse per l’arte, attratto particolarmente dai grandi “Maestri” del passato e comincia ben presto a sperimentare la tecnica della pittura ad olio. Si dedica con passione alla ritrattistica, che diventerà negli anni la componente essenziale della sua ricerca. Studia presso il Liceo Artistico di Pescara e dopo aver conseguito il diploma, si trasferisce a Firenze per apprendere l’arte del restauro di opere antiche. Frequenta alcune fra le più importanti “Botteghe” artigianali fiorentine, dove impara l’arte della doratura a guazzo e dell’intaglio. Nel 1982 segue un corso di restauro del legno e nel 1983 si diploma presso l’Istituto per l’Arte e il Restauro. L’anno successivo Costantini approda a Napoli dove viene accolto presso il Museo di Capodimonte per un periodo di tirocinio come restauratore del dipinto su tela e tavola. Dopo l’esperienza napoletana, Gastone continua la sua formazione a Bergamo presso il Museo dell’Accademia Carrara, sempre come restauratore di opere d’arte. Lo studio e il lavoro a contatto ravvicinato con i capolavori della pittura, gli consentono di acquisire una spiccata sensibilità e una conoscenza delle metodologie antiche che Costantini rielabora e perfeziona in ambito pittorico. Nel 1986 Gastone torna a Lanciano ed inaugura il primo laboratorio d’arte e restauro, ma, contemporaneamente, avvìa una collaborazione di lavoro con una qualificata azienda grafica abruzzese. Nel 1993 iniziano i restauri importanti della Cattedrale “Madonna del Ponte” di Lanciano, a cui fa seguito il restauro del Teatro “Fedele Fenaroli” a Lanciano, le sale della Pinacoteca D’Avalos a Vasto, gli ambienti di “Palazzo De Arcangelis” a Lanciano, la Chiesa di “S.Michele Arcangelo” a Roccaspinalveti e una serie prestigiosa di dipinti antichi . Nel 2001 Costantini sbarca a Venezia dove frequenta il “Centro Europeo per i Mestieri della Conservazione”, presso l’isola di S. Servolo. Apprende l’arte della Scagliola col maestro Patrich Tranquart e la tecnica antica del Marmorino col maestro Mario Fogliata. Nel 2006 approfondisce le conoscenze sulla tecnica dell’affresco col maestro Vico Calabrò. Torna a Firenze e perfeziona l’arte della Doratura col maestro Carlo Martelli. Il 2008 rappresenta per Gastone l’anno della svolta: la pittura diventa l’attività prevalente e viene inaugurata a Lanciano, in viale Cappuccini 90, la Galleria personale. Una scelta ponderata, dettata dal cuore e dal talento, che comincia ben presto a dare i primi frutti. Si classifica secondo (primo alla pittura) al lll° Premio Internazionale Arcaista di Tarquinia e vince il Premio D’Annunzio di Pescara. Il 26 Settembre 2009, Gastone Costantini firma il “Manifesto dell’Iperestetismo” con Stefano Solimani, Massimo Stefani, Angelo Di Tommaso e il critico Andrea Diprè. Inizia il nuovo ciclo, con una serie di mostre, presso la Reggia di Caserta, a cui fanno seguito le esposizioni di Torino, Bari, Lanciano e Tarquinia. |